Relazione stress e malattia: come influiscono l'uno sull'altro? - GiovanniCozza&Partners

Life Coaching: relazione stress e malattia.

Life Coaching: relazione stress e malattia.

Come sostenere le cure mediche nel caso di patologie gravi, degenerative o autoimmuni? Esiste una relazione stress e malattia?
I fondamenti teorici su cui si basa il metodo di aiuto alle cure e alla guarigione sono stati messi a punto e sperimentati dal dottor Simonton (medico in radioterapia, oncologo di fama internazionale, pioniere della psico-neuroimmunologia) nel reparto oncologia di Dallas (Texas) già nel 1969 e tuttora in essere.

Il protocollo finale è stato ideato dall’esigenza di dare un supporto ai bisogni emotivi dei malati di cancro del reparto oncologia. Senza sminuire il ruolo del medico e degli altri operatori sanitari, descrive ciò che possiamo fare in cooperazione con le cure mediche per raggiungere la salute.
Il presupposto teorico è di tipo olistico. Si tratta di un modello “mente-corpo” che conferma quanto gli stati psicologici e fisici cooperino nell’insorgere della malattia e altrettanto nella sua remissione. Le tecniche perfezionate sono metodi per pensare in modo diverso la malattia e per influenzare il suo decorso verso un esito più positivo .

Già alla fine dell’800, nel primo studio statistico a Londra sulla relazione fra stati emotivi e cancro, fu concluso che fra tutte le cause del processo canceroso le più potenti sono gli agenti nevrotici. La sofferenza emotiva è quella che si incontra più comunemente, al secondo posto ci sono affaticamento fisico e privazioni. Vari studi universitari hanno dimostrato il collegamento fra stress e malattia, tanto sugli esseri umani che sugli animali. Dopo gravi sconvolgimenti emotivi vi è infatti un aumento delle malattie. Quando la risposta fisiologica allo stress non viene scaricata vi è un effetto di accumulo nell’organismo. I cambiamenti ormonali derivanti dallo stress cronico deprimono il sistema immunitario responsabile dell’isolamento e distruzione delle cellule cancerose.

Il metodo approntato NON ha come principio la negazione o l’allontanamento dalla malattia.

Al contrario, cerca radicare nel paziente la convinzione di poter influire direttamente e in modo positivo alla sconfitta della malattia. Per ogni paziente il processo di guarigione comprende una ridefinizione del proprio atteggiamento, in modo da accompagnare proficuamente le cure fisiche ed assumere un atteggiamento costruttivo di speranza.

I risultati statistici di Simonton sono impressionanti: secondo le statistiche americane, l’aspettativa media di sopravvivenza dei malati è raddoppiata.

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